La Sindrome di Tourette fa parte delle neuropsichiatriche rare, colpisce sia il cervello che il comportamento, i soggetti che ne soffrono sono facilmente riconoscibili, perché la malattia si manifesta con una serie ritmica, ossessiva e del tutto involontaria di: tic, movimenti inconsapevoli degli arti e del volto, parole, a volte anche parolacce che intercalano un discorso.

I tic più disabilitanti sono quelli che portano il soggetto a farsi del male da solo o quelli che gli fanno ripetere in maniera incessante parole o frasi altrui, che hanno ascoltato mentre stanno dialogando.

Le cause che sono alla sua origine sono del tutto sconosciute, si ipotizza che siano di natura neurologica, non esiste quindi una terapia specifica in grado di tenerla a bada, purtroppo ha dei rivolti negativi nella vita sociale dei pazienti, che spesso tendono ad isolarsi, provano imbarazzo che genera una ridotta autostima.

A volte la sindrome di Tourette può essere associata ad altri problemi, come: sindrome da deficit di attenzione ed  iperattività, disturbo ossessivo-compulsivo, ansia e depressione.

Di solito si manifesta negli anni dell’infanzia tra i 3 ed i 10 anni, raggiunge un picco all’inizio dell’adolescenza e può continuare fino all’età adulta, molti riescono a tenerla sotto controllo, se non a liberarsene, in alcuni casi è di tipo ereditario, colpisce ugualmente tutti i gruppi etnici ed in genere sono più colpiti i maschi delle femmine, 

Essendo una sindrome neuro comportamentale, alcuni farmaci danno buoni risultati, ma il trattamento d’elezione è quello psicologico, i migliori risultati si ottengono con la motivazione ed il coinvolgimento attivo del paziente.

Durante le sedute vengono insegnate delle tecniche di rilassamento e contrazione muscolare, di respirazione, ma imparerà soprattutto a riconoscere i momenti della giornata o le attività che maggiormente possono scatenare i tic.