Quando si parla di coltivazioni idroponiche, chi si occupa di coltivare in maniera tradizionale le verdure spesso è convinto che questo metodo di coltivazione porta a produrre delle verdure meno nutrienti di quelle naturali.
L’idroponica è una sorte di agricoltura ad alta tecnologia. Invece di aspettare la normale stagione della semina, le sementi in questo tipo di coltivazione non hanno una vera e propria stagionalità. L’utilizzo di lampade a LED e di migliori sostanze nutrienti, permettono di coltivare frutta e verdura anche fuori dalla loro stagionalità.
La carenza di acqua nei periodi di siccità, la lotta contro i parassiti e gli insetti in questo tipo di coltivazione non esiste. L’utilizzo di grow box complete e di sistemi per l’approvvigionamento di sostanze nutrienti e dell’acqua, in maniera automatica direttamente sulle radici della piante portano a un notevole miglioramento della produzione. Rispetto a un tradizionale orto casalingo, gli orti idroponici indoor possono produrre 5 volte la quantità di verdure. Senza dimenticarci che si può avere verdura e frutta fresca in ogni momento dell’anno.
Quali sono i pro e i contro dell’agricoltura idroponica?
I pro dell’agricoltura idroponica sono sicuramente rappresentati da una maggiore produzione di prodotti per metro quadrato e un minor impiego di personale e attrezzature. Inoltre, utilizzando dei sistemi per l’utilizzo dell’energia solare per alimentare luci e sistemi per l’automazione dei nutrimenti si abbattono notevolmente i costi vivi.
Il maggior punto a sfavore di questo sistema di coltivazione intensiva, è rappresentato dall’ingente costo iniziale per la messa in opera. L’acquisto di strutture per la coltivazione, così come dei macchinari necessari a fornire l’alimentazione e la luce alle piante in piccoli impianti può anche superare i 150€ per metro quadrato.
Città sempre più verdi?
In molte città italiane e in tutta la comunità europea, sempre più privati stanno iniziando a sperimentare questo tipo di coltivazione sui tetti delle aziende dove lavorano o delle proprie abitazioni. In particolare nei condomini, gli ampi spazi inutilizzati sui tetti e il buon numero di persone presenti nello stesso stabile può essere un enorme vantaggio per chi sceglie di dedicarsi a questo tipo di coltivazione. Grazie a un piano settimanale per la cura del sistema idroponico, con solo poche ore di lavoro al giorno si può avere frutta e verdura fresca per tutta la propria famiglia.
Roma, Milano e Padova sono le città che maggiormente sono coinvolte in una serie di test per cercare di capire se questa forma di coltivazione indoor può essere una scelta vincente per il futuro.
Per il momento è ancora presto per trarre delle conclusioni definitive, ma sicuramente l’idroponica si sta dimostrando un sistema ideale per chi vuole coltivare nelle grandi città o nelle zone di periferia. Tetti e capannoni abbandonati possono diventare degli orti verdi, che oltre a produrre prodotti commestibili aiutano anche a ridurre la quantità di anidride carbonica presente nell’aria che si respira.