A volte sembra immediato arredare con stile e gusti gli interni di casa, ma poi nel concreto è davvero difficile riuscirci. Non è per nulla facile abbinare arredi di forme e colori diversi con tutti i vari complementi di arredo. Per arredare casa a Roma c’è una regola fondamentale che tutti dovrebbero conoscere: quella dei 3 colori. Vediamo subito di capire di che cosa si tratta e come funziona.
Il colore di base
Il primo colore da decidere per arredare casa a Roma è quello di base. È una tinta neutra ma pur sempre calda. È il colore che caratterizza tutta la base dell’ambiente cioè dei pavimenti, delle pareti, delle porte interne, degli infissi etc. Tutti questi elementi costituiscono la base che deve esser univoca per poter poi costruire uno stile preciso e di classe. Sono ovviamente ammesse le sfumature di colore purché appartengano sempre alla stessa palette. Esempi di colori di base sono il bianco, la scala di grigi, il tortora, il beige, lo champagne e il nero. Esistono però anche delle tinte un po’ più vivaci che vano pur sempre bene come base come il blu scuro e l’indaco.
Il colore intenso
Il secondo colore da definire per arredare casa a Roma è quello intenso. Si tratta di una tinta più scura rispetto alla precedente. Ha un tono più accesso e vivace. Va riservata per alcuni mobili e pezzi dell’arredo che diventano subito protagonisti. Essendo infatti il colore più accesso, lo sguro viene attirato perché spicca rispetto al resto neutri. Può trattarsi di un divano, di una credenza, uno scaffale, una poltrona, una lampada e via dicendo.
Il colore di rottura
Alla fine, si può stabilire un terzo colore per studiare bene l’arredo degli spazi interni. Si tratta del cosiddetto colore di rottura che gli interior designer amano particolarmente. È proprio questo che permette di fare un upgrade e rende lo spazio davvero ricercato. È un colore contrapposto a quello abse e a quello intenso, da riservare solo a un elemento o pochi dettagli, altrimenti si rischia l’effetto arlecchino.