Le Pubbliche Amministrazioni – dal 31 marzo 2015 – non possono più accettare fatture emesse in formato cartaceo. A stabilirlo è stato il Legislatore italiano che, all’articolo 1, commi da 209 a 214 della Legge 244/2007 ha statuito un espresso divieto per tutte le amministrazioni pubbliche sia di accettare fatture emesse in forma cartacea sia di procedere a pagamenti (anche parziali) giustificati da fatture redatte su supporto cartaceo.
Da ciò deriva che, l’unica modalità per trasmettere le fatture alla Pubblica Amministrazione (e, quindi, l’unico modo per riscuotere i pagamenti per prestazioni o servizi ad esse erogate) è rappresentato dall’emissione e dalla trasmissione di fatture redatte su supporto digitale. Il divieto appena descritto si colloca nell’ambito di un processo di informatizzazione e digitalizzazione del lavoro delle Pubbliche Amministrazioni che è già stato ampiamente realizzato in Paesi come la Svezia, la Norvegia e la Danimarca.
FATTURAZIONE ELETTRONICA, UNA PICCOLA “RIVOLUZIONE” È IN ATTO
L’obbligo di emettere fatture elettroniche nei confronti di tutte le Pubbliche Amministrazioni costituisce una vera e propria “rivoluzione” che porterà ad un rinnovamento dei vecchi (ed obsoleti) sistemi di emissione, conservazione e consultazione dei documenti. In un mondo sempre più governato da internet, dall’informatica e dalla multimedialità costituirebbe un controsenso continuare a gestire tutti i documenti tramite i tradizionali supporti cartacei.
Non solo un controsenso anacronistico ma anche un vero e proprio spreco di tempo e di denaro pubblico considerato l’ingente risparmio economico che ne deriva dalla emissione ed archiviazione delle fatture emesse in formato elettronico. L’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni riuscirà a realizzare, nel lungo periodo, un grande risparmio economico: verranno tagliati i costi per l’acquisto della carta, dei toner per le stampanti e di tutto quel materiale strumentale alla emissione ed archiviazione delle fatture nonché i costi di spedizione dei documenti stessi.
Si stima che i risparmi appena citati si aggireranno intorno a diversi miliardi di euro. E non solo. Conservare le fatture in formato elettronico consentirà alle Pubbliche Amministrazioni di garantire maggiore trasparenza sui fornitori. Una trasparenza, questa, che si traduce nella sempre più auspicata visibilità delle diverse posizioni fiscali. Infine, si riuscirà a tener traccia – in maniera precisa e dettagliata – della spesa pubblica.