Protagonista di questa pellicola di inizi anni ‘80 è ancora una volta Alberto Sordi, nelle vesti del Marchese Del Grillo. L’ambientazione risale agli albori del XIX secolo, in una Roma in balia delle campagne napoleoniche. Nella Città Eterna risiede il marchese Onofrio del Grillo, guardia nobile dello stato papale, dal carattere fin troppo leggero e imbroglione. La vita che conduce è talmente agiata ed oziosa, che le sue giornate iniziano sempre tardi al mattino. Tutta la servitù non può fare rumore fin quando il Marchese non si sveglia, mentre la sua vita si divide tra l’organizzazione di scherzi, la frequentazione di locali strani, bische clandestine e giovani popolane prive di ogni grazia. La sua vita sfrenata e le sue provocazioni pesanti nei confronti di mendicanti, papi e consanguinei, proseguono senza limiti fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L’incontro con una giovane e bellissima attrice permette al Marchese Del Grillo di pensare, per la prima volta, ad un suo allontanamento da Roma.
La commedia tutta italiana de “Il Marchese del Grillo”, che ha visto in Alberto Sordi il suo volto di spicco, è entrata nel panorama cinematografico ad inizi anni ‘80, periodo un po’ vuoto per il comparto nazionale. Un periodo che si esauriva dopo la brillante stagione della commedia all’italiana degli anni ‘60 e ‘70, e che terminava con il film dello stesso Mario Monicelli, “Amici miei atto II”, prodotto nel 1982. Così, proprio Monicelli ha dato vita ad una serie di film in costume, focalizzando l’attenzione sulle performance di uno dei suoi attori prediletti, Alberto Sordi. Infatti, il Marchese Del Grillo è stato costruito tenendo conto delle riconosciute abilità di Sordi nell’interpretare e vivere pienamente quei personaggi popolari, caratterizzati da un’indole ambigua e altalenante. Il film fonde lo stile proprio della commedia popolare con l’intrattenimento caratteristico del teatro, dove si alternano battute colorite in dialetto romanesco, situazioni paradossali, equivoci e scambi di persone, che creano umorismo e comicità. Il marchese Onofrio del Grillo, nella performance regalata da Sordi e secondo i criteri di Monicelli, è un personaggio dalla duplice natura, satirica e letteraria, in grado di ridicolizzare il sistema di cui egli stesso fa parte, senza arrivare mai però a metterlo in discussione. La mente del Marchese è chiusa e i suoi orizzonti ristretti; insofferente alle restrizioni e ai limiti della libertà personale, il marchese non si discosta dalla sua posizione da privilegiato, rimarcando spesso le differenze tra sé stesso e la plebe che lo circonda.
Oltre alla magistrale interpretazione offerta da Alberto Sordi, una menzione importante la merita l’intero cast della pellicola, costituito da attori di spicco come Paolo Stoppa, Riccardo Billi, Flavio Bucci. Le musiche di Nicola Piovani aggiungono un elemento di valore all’intero film. Piovani rispolvera le opere di Rossini, che evidenziano l’atmosfera goliardica, permettendo ad Alberto Sordi di fornire qualche piccola performance canora. Come per tutti gli altri film di cui è stato protagonista Alberto Sordi, “Il Marchese Del Grillo” ha riscosso successo di pubblico e critica, facendo registrare il secondo miglior incasso nella stagione cinematografica 1981 – 1982. Se vi chiedete dove vedere in streaming Il Marchese del Grillo il Marchese del Grillo, vi consigliamo la nuova piattaforma di Minerva Pictures Thefilmclub.it