Nel periodo dell’Avvento non è raro ascoltare tra le strade delle nostre città, le musiche dolci ed inconfondibili suonate dagli zampognari, legati da sempre all’idea delle feste natalizie che stanno arrivando e che ci fanno ricordare che è arrivato il momento di pensare ad acquistare il regalo di Natale per i nostri cari.
La nascita della zampogna ha origini molto antiche, quando la festività del Natale non esisteva ancora, alcuni studiosi la fanno risalire addirittura ai tempi di Nerone, si tratta di uno strumento costituito da canne sonore di legno, inserite in una sacca di pelle di capra o di pecora.
La leggenda narra che un povero e giovane suonatore di zampogna abbandonò la sua fidanzata perché innamorato perdutamente di una ricca signora.
Iniziò quindi a suonare per tutta la durata della novena dell’Avvento, scoprendo solo l’ultimo giorno che la signora era già sposata.
Col passare dei decenni i pastori zampognari alle prime luci dell’alba, vestiti alla loro maniera da montanari, scendevano spesso in coppia nei borghi o nei paesi, e si esibivano suonando con i loro antichi strumenti, vecchie melodie religiose.
Spesso sono originari delle regioni del sud, come Calabria, Basilicata, Campania, Molise o Abruzzo sembra che la loro antica quando emozionante musica, apporti un valore ben augurale a tutti coloro che l’ascoltano.
Solitamente il più anziano suona la zampogna, uno strumento molto simile ad una cornamusa, mentre quello più giovane la ciaramella, una specie di flauto a fiato fatto con canne.
La loro presenza è così gradita che ben presto la figura dello zampognaro sotto forma di statuetta, trovò ben presto posto tra quelle classiche del presepe, in modo particolare nella rappresentazione del presepe napoletano, dove è facile notarlo nelle immediate vicinanza della capanna o della grotta, insieme ad un gregge di pecore.
Solitamente si lascia un’offerta agli zampognari, in questo modo con il ricavato potranno comprare il giusto regalo di Natale per i loro cari e potranno tramandare questo fantastico strumento ai propri figli.