Purtroppo sempre più giovanissimi, anche maschi, soffrono di disturbi alimentari cioè alterazioni del comportamento a tavola provocati da un disagio di tipo emotivo. È importantissimo parlare di più dei disturbi alimentari, di come riconoscere e soprattutto che cosa fare per uscirne. Ecco dunque un breve approfondimento dei disturbi alimentari più diffusi cioè che si chiama anoressia e bulimia.

Che cos’è l’anoressia e come si manifesta

L’amore sia un disturbo alimentare che porta a controllare ossessivamente la quantità di cibo mangiato. Segnali tipici di questo disturbo sono i pasti saltati e il digiuno. Quando una persona anoressica sia da tavola tende a contare i bocconi che fa. Inoltre, capita di vedere che sono domestiche che creano mucchietti di cibo all’interno del piatto e dividono la pietanza in pezzetti sempre più piccoli. Capita che persone di questo tipo diventino ancor più ossessive e segnino su un diario la quantità di alimenti mangiati durante la giornata.

Questo genere di disturbo ha a che fare con il controllo di sé e del proprio corpo che cambia soprattutto in età adolescenziale. Chi soffre di questo problema non accetta i cambiamenti né tantomeno il suo aspetto che vede addirittura distorto rispetto a quello che in realtà. Parte del problema è dovuto anche all’immagine distorta che i mass-media danno del corpo e dell’aspetto fisico. Il percorso dallo psicologo punta all’accettazione di sé stessi e del proprio fisico così com’è.

Che cos’è la bulimia e come si manifesta

Un altro disturbo alimentare prende nome di bulimia. In questo caso ha dei periodi di digiuno servono delle grandi abbuffate, spesso di merendine e cibo spazzatura. Presi dal senso di colpa, i ragazzi e gli adulti che ne soffrono si provocano il vomito. Comportamenti tipici di questo disturbo comprendono nascondere merendine e altri concetti in camera, comprese anche le carte dopo averli mangiati.

Anche in questo caso il problema nasce da un disagio emotivo, un senso di vuoto, la mancata accettazione di sé e dei cambiamenti tipici dell’età adolescenziale ma non solo.

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Di Editore