Quando si parla di radioterapia, si fa riferimento a un trattamento che è sempre personalizzato. Non esiste infatti un radioterapia standard per tutti ma va sempre stabilito dall’oncologo il tipo di radioterapia e il metodo di somministrazione, che può esser esterna o interna addirittura. In certi casi, si fa prima dell’intervento chirurgico di asportazione del tumore, a volte dopo o addirittura durante in base a una serie di fattori come l’organo colpito, la storia clinica del paziente e le sue condizioni generali, le dimensioni del paziente.

Non esiste quindi un trattamento di radioterapia più efficaci di un altro, ma tutto dipende dal singolo caso. Per alcuni tumori molto estesi come quelli alla mammella e al polmone, si fa ricorso alla radioterapia a modulazione di intensità in linea generale che è ben diversa da quella per tumori dal volume più piccolo. infatti, quando le cellule tumorali sono minori come capita a ridosso dell’encefalo, l’oncologo preferisce una radioterapia stereotassica. Questi nomi Possono suonare come strani e molto tecnici ma sono da differenziare nei diversi casi.

Ci sono tanti fattori che vanno presi in esame per stabilire la dose e le radiazioni complessiva da somministrare per eliminare il tumore, in quanto trattamenti e con quale tecnologia. Il piano di cura va stabilito per il singolo paziente che va seguito da un team di oncologi ad hoc. Potrebbe succedere che la terapia possa avere delle differenze se il paziente viene seguito da un altro oncologo. Purtroppo, non è una scienza certa e nei casi più ostici possono esserci divergenze di opinioni tra gli specialisti in merito alla terapia da seguire.

Un team di oncologia è di solito composto da un medico radioterapista oncologo che si occupa delle radiazioni ionizzanti che sceglie il trattamento più appropriato da utilizzare. Il fisico medico invece ha il compito di far funzionare e rendere sicure le apparecchiature.  Il tecnico di radioterapia imposta l’apparecchio con le giuste impostazioni. Ovviamente, non manca l’infermiere che è presente anche sulle ambulanze private del servizio di trasporto disabili a Roma che possono prenotare anche dai pazienti oncologici se ne dovessero avere bisogno.

 

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