curare alluce valgoL’intervento all’alluce valgo è ormai divenuto un’operazione chirurgica di routine, che avviene anche in day-hospital e con anestesia locale, garantendo poco dolore e permettendo di recuperare la piena funzionalità motoria nel giro di circa trenta giorni.

Perché il recupero dopo un intervento all’alluce valgo sia quanto più veloce ed efficace possibile, occorre però non sforzare subito il piede, né tantomeno costringerlo in scomode calzature, ma anzi seguire dei semplici accorgimenti che consentiranno un recupero più rapido e indolore.

Camminare a lungo

Tra gli errori che si fanno più spesso nel periodo post intervento chirurgico all’alluce valgo c’è quello di camminare a lungo. Le prime due settimane dopo l’operazione, infatti, occorrerebbe farlo il meno possibile, anche in casa, e anzi utilizzare delle particolari calzature per la riabilitazione e tenere il piede sollevato da un cuscino quando si sta seduti. Men che meno è salutare uscire da casa e fare le normali attività di tutti i giorni. Camminare all’esterno, infatti, espone il piede operato a possibili traumi accidentali, vanificando il delicato periodo di recupero della funzionalità del piede dopo l’intervento all’alluce valgo.

Guidare l’automobile

Per evitare una compromissione della convalescenza, è sconsigliato nelle prime settimane dopo un intervento di alluce valgo, mettersi alla guida di un’automobile. Anche se il piede è fasciato e protetto, infatti, utilizzarlo per un’operazione così complessa come la guida di un mezzo, equivale ad esporlo a possibili traumi, nonché ad uno sforzo non salutare.

Tornare subito al lavoro

Anche se si tratta di una professione d’ufficio, o che comunque non prevede eccessivi sforzi, stare seduti dietro una scrivania in un ambiente non domestico, e quindi non tutelato, comporta l’esposizione del piede ad accidentali urti o traumi, costringendo inoltre la gamba in una posizione scorretta per la convalescenza, che appunto prevede di essere invece tenuta stesa con il piede sollevato da un cuscino per favorire il ritorno venoso dalla periferia al circolo centrale, che a causa dell’intervento può essere compromesso a causa della formazione di edemi e accumuli di liquidi al piede.

Svolgere le faccende domestiche

L’ambiente domestico è senza dubbio più protetto rispetto a quello di un ufficio o della strada, ma al tempo stesso presenta delle insidie che spesso, proprio perché familiari, si tende a dimenticare, esponendo anche in questo caso il piede, e in particolare l’alluce operato, a possibili traumi. Il primo periodo dopo l’intervento, infatti, è fondamentale per la corretta formazione del callo osseo. Non vale quindi la pena compromettere la buona guarigione del piede per non aver seguito poche e semplici regole per un periodo di tempo, tra l’altro, relativamente limitato.

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